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Dimissioni durante il congedo parentale: Cosa succede e quali sono le conseguenze

Di 
Ludovica Rimpatriato
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5
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20/5/2025

Il congedo parentale rappresenta un bel periodo da dedicare alla propria famiglia e al neonato. Cosa succede, però, se per svariate ragioni si devono dare le dimissioni proprio durante questo periodo? È una domanda molto comune, ma la risposta non è così immediata come si pensa

È possibile dimettersi durante il congedo parentale?

La risposta è sì, dimettersi è un diritto fondamentale che non viene limitato durante un congedo parentale, ma ci sono delle particolarità legate a questo caso specifico: le modalità e le conseguenze possono variare durante un periodo di lavoro "normale".

Le conseguenze di un licenziamento durante il congedo parentale:

  1. La mancanza di preavviso: la buona notizia di presentare le dimissioni durante un perioso di congedo parentale è che non si è obbligati a rispettare il periodo di preavviso previsto dalla legge e dal contratto di lavoro. Questo significa che il rapporto di lavoro finisce nel momento in cui le dimissioni vengono presentate e validate.
  2. Diritto alla NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego): le dimissioni durante il congedo parentale non danno diritto alla NASPI, ovvero all'indennità di disoccupazione perché la NASPI è prevista solo in caso di perdita involontaria del lavoro, non in caso di licenziamento del lavoratore. Esiste però un'eccezione: se le dimissioni sono presentate entro il primo anno di vita del bambino, questa viene considerata une "giusta causa" e il lavoratore ha diritto all'indennità di disoccupazione.
  3. Indipendentemente da quando verranno presentate le dimissioni, avrai sempre diritto a ricevere TFR (trattamento di fine rapporto) e l'ultima busta paga.

Casi particolari:

  1. Dimissioni durante il congedo di paternità obbligatoria o facoltativa: le regole per le dimissioni durante il congedo di maternità si applicano anche al congedo di paternità, tra cui anche quella riguardante la NASPI.
  2. Dimissioni in vista di un nuovo lavoro: nel caso in cui il licenziamento preveda poi l'inizio di un nuovo rapporto di lavoro, il fatto di non dover per forza rispettare il preavviso può essere in questo caso un enorme vantaggio.
  3. Dimissioni per "giusta causa": è bene sapere che esistono anche per altre cause, come mobbing, mancato versamento dello stipendio, molestie... Non si limita solo al licenciamento legato al periodo di congedo di maternità o paternità. In questi casi, si avrà comunque diritto alla NASPI anche in caso di licenziamento volontario.
  4. Restituzione di benefici o costi di formazione: alcuni contratti possono prevedere la restituzione di benefici o particolari costi di formazione. È bene verificare le normative e le regole previste dal proprio contratto collettivo in questi casi.

Alternative alle dimissioni: hai considerato tutte le opzioni?

Una delle alternative al licenziamento durante il congedo parentale può essere la richiesta di un contratto part-time, spiegando che dopo un periodo di maternità o paternità, si ha assolutamente il diritto di chiedere il passagio a un contratto di lavoro part-time; questa soluzione permette ai lavoratori di avere un laggiore equilibrio tra il tempo dedicato alla famiglia e alla sfera privata e quello dedicato all'azienda.

In alternativa, si può optare per un congedo non retribuito, anche chiamato "aspettativa". Questo permette di interrompere il rapporto di lavoro senza perderlo. Se si considera questa opzione, è bene controllare se la possibilità di richiedere l'aspettativa è prevista dal CCNL in questione o se è possibile accordarsi con l'azienda.

Lo smart working, anche chiamato "lavoro agile", può rappresentare una valida alternativa che permette di avere orari di lavoro più flessibili e di passare più tempo a casa. Ovviamente, questo tipo di ritmo lavorativo è possibile unicamente in certi tipi di lavori.

In ogni caso, può essere utile discuterne apertamente con l'azienda per esplorare soluzioni che possano venire incontro alle nuove esigenze del lavoratore e dell'azienda.

Conclusione

Possiamo concludere che le dimissiono durante un congedo parentale non sono mai decisioni da prendere alla leggera. Come abbiamo visto, presentano specificità e tutele importanti, come l'assenza di preavviso o come il diritto alla NASPI durante il primo anno di vita del bambino. Dall'altra parte, si tratta sempre di dimissioni, quindi della perdita del posto di lavoro e delle eventuali conseguenze che questo può avere.

In ogni caso, che tu stia cercando una nuova opportunità di lavoro o che tu stia semplicemente provando ad avere più tempo per la tua famiglia e per te, è sempre bene esplorare tutte le possibilità per prendere la scelta migliore.

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