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Malattia e ferie durante il preavviso di licenziamento: che cosa dice la legge?

Di 
Ludovica Rimpatriato
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5
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15/5/2025

l licenziamento è un momento delicato, e spesso sorgono domande pratiche su come gestire il periodo di preavviso. Tra queste, un dubbio frequente riguarda l'interazione con eventi comuni come le ferie e la malattia. In che modo questi periodi influenzano la durata del preavviso e la data effettiva di fine del rapporto di lavoro? Cerchiamo di fare un po' di luce su questo aspetto importante, analizzando cosa prevede la normativa italiana.

Ferie e malattia: come incidono sul periodo di preavviso del licenziamento

Il momento del licenziamento è spesso indelicato e carico di incertezze, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Una delle questioni che frequentemente emergono in questa fase riguarda la durata del periodo di preavviso e come eventi come le ferie e la malattia possano influenzarlo. Cerchiamo di fare chiarezza su questo aspetto importante della normativa italiana.

Cos'è il periodo di preavviso

Prima di addentrarci nell'impatto di ferie e malattia, è fondamentale ricordare cos'è il periodo di preavviso. Si tratta dell'intervallo di tempo che deve intercorrere tra la comunicazione del licenziamento (o delle dimissioni, anche se in questo articolo ci concentreremo sul licenziamento) e la cessazione effettiva del rapporto di lavoro. La sua durata è stabilita dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) in base all'anzianità di servizio del lavoratore e al suo inquadramento. Il preavviso ha lo scopo di permettere al lavoratore di cercare una nuova occupazione e al datore di lavoro di organizzare la sostituzione.

L'impatto delle ferie sul preavviso

Generalmente, il periodo di preavviso continua a decorrere anche durante le ferie maturate e godute dal lavoratore. Questo significa che i giorni di ferie non sospendono né interrompono il conteggio del preavviso. Di conseguenza, la data di cessazione del rapporto di lavoro rimane quella inizialmente comunicata, senza essere posticipata a causa delle ferie.

Tuttavia, è importante considerare alcune sfumature. In alcuni casi specifici, previsti da accordi individuali o da particolari interpretazioni del CCNL, potrebbe essere stabilito diversamente. È sempre consigliabile verificare attentamente il proprio contratto e il CCNL di riferimento.
Inoltre, se al termine del periodo di preavviso il lavoratore ha ancora giorni di ferie non goduti, questi dovranno essere retribuiti economicamente come indennità sostitutiva di ferie.

L'impatto della malattia sul preavviso

La malattia, a differenza delle ferie, ha un impatto più significativo sul periodo di preavviso. In linea generale, un periodo di malattia debitamente certificato dal medico curante sospende il decorso del preavviso. Questo significa che i giorni di malattia non vengono conteggiati nel periodo di preavviso, che si allunga di un numero di giorni pari a quelli di malattia.

Al termine del periodo di malattia, il preavviso riprende a decorrere per il periodo residuo. È fondamentale notare che questa sospensione opera nei limiti del cosiddetto "periodo di comporto", ovvero il periodo massimo durante il quale il datore di lavoro è tenuto a conservare il posto di lavoro al dipendente malato. Se la malattia supera il periodo di comporto, il datore di lavoro può procedere al licenziamento, anche durante la malattia stessa, senza dover attendere la guarigione del lavoratore.

Che cosa succede in pratica?

Immaginiamo un lavoratore con un periodo di preavviso di due mesi che riceve la comunicazione di licenziamento il 1° giugno. La data di cessazione del rapporto di lavoro sarebbe il 31 luglio.

  • Se il lavoratore va in ferie per due settimane a luglio: Il periodo di preavviso continua a decorrere normalmente, e la data di cessazione rimane il 31 luglio. Le due settimane di ferie saranno regolarmente godute all'interno del periodo di preavviso.
  • Se il lavoratore si ammala per due settimane a luglio (e rientra nel periodo di comporto): Il periodo di preavviso si sospende per queste due settimane. Di conseguenza, la data di cessazione del rapporto di lavoro slitterà di due settimane, diventando il 14 agosto.

Conclusione

Comprendere come ferie e malattia interagiscono con il periodo di preavviso è cruciale per tutelare i propri diritti in caso di licenziamento. Mentre le ferie generalmente non interrompono il preavviso, la malattia debitamente certificata ne sospende il decorso, allungando di fatto la data di cessazione del rapporto di lavoro entro i limiti del periodo di comporto. In caso di dubbi o situazioni particolari, è sempre consigliabile consultare un esperto del diritto del lavoro o un rappresentante sindacale per ricevere assistenza specifica.

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