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HR

Ferie solidali: dare una mano (e un giorno libero) a un tuo collega

Di 
Ludovica
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Aggiornato il
23/7/2025

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Hai mai sentito parlare di ferie solidali?  Si tratta di un meccanismo di welfare aziendale sempre più diffuso in Italia che permette ai lavoratori di donare giorni di ferie o riposi maturati a colleghi che si trovano in situazioni di particolare bisogno. Non è solo un gesto di grande altruismo, ma un vero e proprio strumento per costruire un ambiente di lavoro più piacevole, empatico e solidale.

Cosa sono le ferie solidali?

In parole semplici, le ferie solidali sono la possibilità per un dipendente di cedere gratuitamente parte delle proprie ferie o permessi retribuiti (come i ROL, Riduzione Orario di Lavoro) a un collega.

Questo accade quando il collega si trova in una situazione di necessità che richiede un'assenza prolungata dal lavoro, ma ha esaurito i propri permessi e le proprie ferie.
Pensiamo a un genitore con un figlio che affronta una grave malattia, o a un lavoratore che deve assistere unf amiliare non autosufficiente. In questi casi, i giorni di ferie solidali possono fare una differenza enorme, permettendo alla persona di rimanere al fianco dei propri cari senza perdere il posto di lavoro e lo stipendio.

Come funzionano le ferie solidali?

Il funzionamento delle ferie solidali è disciplinato principalmente dall' art. 24 del Jobs Act del 2015, che ha introdotto questa possibilità nell'ordinamento italiano, e successivamente da specifici Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) o accordi aziendali.

Ecco i passaggi chiave:

  1. L'accordo o il regolamento: Per prima cosa, l'azienda deve aver recepito la possibilità di gestire le ferie solidali tramite un accordo sindacale o un regolamento aziendale interno. È fondamentale che ci sia una chiara normativa interna che stabilisca le modalità.
  2. La richiesta del dipendente: Il lavoratore che si trova in una situazione di necessità (il "beneficiario") presenta una richiesta all'azienda, documentando la propria condizione.
  3. La cessione volontaria: I colleghi che desiderano donare ferie o permessi manifestano la propria volontà all'azienda. La cessione è sempre volontaria e a titolo gratuito. Non ci sono obblighi per i dipendenti di donare.
  4. La gestione da parte dell'azienda: L'azienda si occupa di gestire il "trasferimento" dei giorni. I giorni ceduti vengono accreditati al beneficiario, che può utilizzarli come se fossero i propri giorni di ferie o permessi. È importante notare che la cessione non ha impatti fiscali o previdenziali negativi né per il donatore né per il beneficiario. I giorni donati sono trattati come normali giorni di ferie per il ricevente.
  5. Confidenzialità: Spesso, per tutelare la privacy del beneficiario, i nomi dei destinatari delle donazioni non vengono resi pubblici. L'azienda gestisce le richieste in modo riservato.

Chi può usufruirne?

La normativa e i vari CCNL specificano le condizioni per poter accedere alle ferie solidali.
Generalmente, i beneficiari sono lavoratori che devono assistere a figli minorenni in gravi condizioni di dalute, che necessitano cure costanti o assistenza; questa è la casistica comune e più citata.

In altri casi, la possibilità si può estendere all'assistenza di coniugi o conviventi, o ancora di familiari (entro un certo grado di parentela) che si trovano in gravi condizioni di salute.

È fondamentale sottolineare che la condizione di "grave necessità" deve essere documentata e certificata da strutture sanitarie competenti. Non si tratta di un'opportunità per "allungare" le vacanze, ma di un. sostegno concreto in momenti di difficoltà estreme.

Come Usare le Ferie Solidali? (Per Chi Dona e Per Chi Riceve)

Se sei o se intendi essere un donatore di ferie solidali:

  • assicurati che la tua azienda abbia una politica sulle ferie solidali e in, tal caso, informati sulle procedure per donare.
  • scegli quanti giorni fi ferie o di ROL donare entro il limite spesso donato dall'azienda
  • segui la procedura, compilando i moduli richiesti dalla tua azienda per formalizzare la cessione di giorni di ferie

Se sei un potenziale beneficiario di ferie solidali:

  • preoccupati di informare la tua azienda il prima possibile, comunicando alla tua azienda la tua situazione e il bisogno di assenza
  • prepara la documentazione necessaria, come quella di tipo medico-sanitario che attesta la grave condizione di salute del familiare della persona da assistere
  • non esitare a chiedere al tuo ufficio HR o ai rappresentanti sindacali come attivare la procedura e quali sono i tuoi diritti

Quali CCNL prevedono ferie solidali?

In generale, come visto all'inizio dell'articolo, la possibilità di ricorrere a ferie solidali dipende anche e soprattutto dal Contratto Collettivo Nazionale al quale l'attività in questione fa riferimento.

I CCNL che hanno permesso di ricorrere a ferie solidali sono i CCNL del settore chimico-farmaceutico e del settore metalmeccanico, che permetono di cedere ferie solidali a coloro che devono assistere figli minori in condizioni di salute gravi, ma anche donne vittime di violenza

Prevedono questa possibilità anche il settore sanità e delle telecomunicazioni, che concede di usufruirne ai dipendenti che devono di assistere figli minorenni o familiari del primo grado di parentela che necessitano di cure costanti.

Le ferie solidali sono un bellissimo esempio di come la solidarietà possa tradursi in un aiuto tangibile nel mondo del lavoro.

Rappresentano un passo avanti verso un ambiente lavorativo più umano, dove il benessere dei dipendenti è una priorità e dove la comunità aziendale sa stringersi attorno a chi è in difficoltà.

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