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Tredicesima mensilità 2025: guida completa per aziende e HR manager

Di 
Ludovica
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8
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Aggiornato il
9/12/2025

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La tredicesima mensilità rappresenta uno degli aspetti più rilevanti della gestione delle risorse umane, soprattutto nel periodo finale dell'anno.

Per HR manager, responsabili amministrativi e decision maker aziendali, conoscere nel dettaglio come funziona questo istituto è fondamentale per garantire una corretta gestione delle paghe ed evitare errori che potrebbero generare contenziosi o sanzioni.

In questa guida analizzeremo tutto ciò che occorre sapere sulla tredicesima: dalla normativa di riferimento al calcolo preciso, dalle tempistiche di erogazione agli aspetti fiscali e previdenziali, fino ai casi particolari che richiedono maggiore attenzione.

Cos'è la tredicesima mensilità

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta ogni anno nel mese di dicembre ai lavoratori dipendenti. Si tratta di una retribuzione differita, ovvero una parte della retribuzione che il lavoratore matura gradualmente nel corso dell'anno ma percepisce in un'unica soluzione.

Normativa di riferimento

La tredicesima mensilità trova la sua fonte nel Decreto n. 1070/1960 che l'ha resa obbligatoria a favore di tutti i lavoratori dipendenti. Originariamente introdotta nel 1937 per il settore industriale come gratifica natalizia, è diventata un diritto universale per tutti i lavoratori subordinati nel 1960.

A chi spetta

La tredicesima mensilità spetta a:

  • Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato
  • Lavoratori part-time (con importo proporzionato alle ore lavorate)
  • Apprendisti
  • Lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter)
  • Pensionati (erogata dall'INPS con la rata di dicembre)

Non hanno diritto alla tredicesima:

  • Lavoratori autonomi e partite IVA
  • Parasubordinati (co.co.co., stagisti, tirocinanti)
  • Percettori di NASpI o altre indennità di disoccupazione

Come si calcola la tredicesima mensilità

Il calcolo della tredicesima richiede attenzione a diversi elementi che possono variare in base al CCNL applicato e alla situazione specifica del dipendente.

Formula base di calcolo

La tredicesima si calcola sulla base della retribuzione globale del dipendente. Lo stipendio di riferimento è quello relativo alla mensilità di dicembre.

Formula:

Tredicesima = (Retribuzione mensile lorda di dicembre / 12) × Mesi lavorati

Elementi della retribuzione da considerare

Per calcolare correttamente la tredicesima, occorre includere nella retribuzione globale di fatto:

  • Retribuzione base contrattuale
  • Scatti di anzianità
  • Indennità di funzione (se previste)
  • Superminimi individuali o collettivi
  • Premi di produzione fissi e continuativi

Non rientrano nel calcolo:

  • Lavoro straordinario
  • Indennità sostitutive (ferie, trasferta)
  • Rimborsi spesa
  • Indennità di reperibilità

Maturazione per mesi lavorati

Per ogni mese (o frazione superiore a 15 giorni) in cui ha lavorato, il dipendente matura un dodicesimo di tredicesima.

Esempio pratico:

Un dipendente assunto il 20 marzo 2025 con retribuzione lorda di € 2.000 al mese:

  • Mesi lavorati: marzo (frazione superiore a 15 giorni = 1 mese), aprile-dicembre = 10 mesi
  • Totale mesi utili: 10
  • Tredicesima: (€ 2.000 / 12) × 10 = € 1.666,67 lordi

Calcolo per lavoratori part-time

Per i lavoratori part-time, lo stipendio preso a riferimento viene proporzionato in base alle ore lavorate.

Esempio:

  • Retribuzione mensile part-time (20 ore/settimana): € 1.000
  • Mesi lavorati: 12
  • Tredicesima: (€ 1.000 / 12) × 12 = € 1.000 lordi

Variazioni di orario durante l'anno

Qualora durante l'anno intervenga una modificazione dell'orario di lavoro (da full time a part time o viceversa), la tredicesima dovrà essere calcolata in modo distinto, considerando i ratei interi per i periodi di lavoro svolti a tempo pieno e i ratei riproporzionati per i mesi lavorati a tempo parziale.

Assenze dal lavoro: cosa incide sulla tredicesima

Non tutte le assenze hanno lo stesso impatto sulla maturazione della tredicesima. È fondamentale distinguere tra assenze che permettono comunque la maturazione e quelle che la sospendono.

Assenze che NON riducono la tredicesima

Le assenze utili per la maturazione della tredicesima includono: congedo matrimoniale, ferie, festività, permessi riduzione orario e preavviso non lavorato.

Elenco completo:

  • Ferie
  • Festività e permessi retribuiti
  • Malattia e infortunio (entro il periodo di comporto previsto dal CCNL)
  • Congedo di maternità/paternità obbligatorio
  • Riposi giornalieri per allattamento
  • Congedo matrimoniale
  • Permessi sindacali retribuiti
  • Donazione sangue

Assenze che riducono la tredicesima

Le assenze non utili per la maturazione della tredicesima includono: congedo parentale, malattia e infortunio oltre il periodo previsto dal contratto, malattia bambino, congedo straordinario biennale, sciopero e assenze non giustificate.

Elenco completo:

  • Congedo parentale (ex astensione facoltativa)
  • Malattia del bambino fino a 3 anni
  • Aspettative e permessi non retribuiti
  • Assenze ingiustificate
  • Sciopero
  • Sospensione per provvedimento disciplinare
  • Malattia oltre il periodo di comporto

Caso particolare: maternità e tredicesima

I periodi di assenza in congedo obbligatorio sono computati ai fini della maturazione della tredicesima o gratifica natalizia.

Durante il congedo obbligatorio:

  • La tredicesima matura normalmente
  • L'INPS eroga l'80% dell'indennità
  • Il datore di lavoro integra il restante 20% (se previsto dal CCNL)

Durante il congedo parentale:

  • La tredicesima NON matura
  • Vanno decurtati tanti dodicesimi quanti sono i mesi di assenza

Quando si paga la tredicesima

Le tempistiche di erogazione della tredicesima variano in base al settore e al CCNL applicato.

Settore privato

I lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, riceveranno la tredicesima tra il 13 e il 24 dicembre, a seconda della categoria di appartenenza e del contratto.

In genere, la tredicesima viene accreditata entro il 25 dicembre. Tuttavia, i tempi esatti dipendono dalle politiche aziendali e dal CCNL specifico.

Settore pubblico

Per i dipendenti pubblici, l'erogazione avviene in un'unica soluzione nel cedolino ordinario di dicembre. Solitamente l'accredito avviene intorno alla metà del mese.

Cessazione del rapporto di lavoro

In caso di conclusione del rapporto di lavoro a seguito di dimissioni, pensionamento o scadenza contrattuale in una data antecedente al 1° dicembre, la tredicesima maturata viene liquidata con l'ultimo cedolino.

Pensionati

I pensionati, oltre 16 milioni in Italia, sono stati i primi a beneficiare della tredicesima, che viene erogata il primo giorno bancabile di dicembre insieme alla pensione ordinaria.

Tassazione e contributi sulla tredicesima

Un aspetto spesso sottovalutato è che la tredicesima subisce una tassazione più elevata rispetto allo stipendio mensile normale.

Trattamento fiscale

L'importo della tredicesima mensilità è soggetto a tassazione; pertanto, vi si applicano le regolari trattenute fiscali e previdenziali.

Caratteristiche della tassazione:

  • Si applica l'aliquota IRPEF ordinaria progressiva
  • Non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente
  • Non si applicano le detrazioni per familiari a carico
  • Risultato: la tredicesima mensilità non sarà quasi mai pari alla retribuzione mensile base perché viene maggiormente tassata

Aliquote IRPEF 2024-2025

Le aliquote IRPEF applicabili sono:

  • Fino a 28.000 euro: 23%
  • Da 28.000 a 50.000 euro: 35%
  • Oltre 50.000 euro: 43%

Contributi previdenziali

Sulla tredicesima si applicano i contributi previdenziali ordinari:

  • Contributi INPS a carico del lavoratore (circa 9,19% per il settore privato)
  • Contributi a carico del datore di lavoro

Nota importante: L'esonero contributivo (cuneo fiscale) sui contributi IVS che era previsto nel 2023 non trova applicazione nel 2024 Professione ASO, quindi la trattenuta contributiva è ora integrale.

Esempio di calcolo netto

Retribuzione lorda mensile: € 2.000Tredicesima lorda: € 2.000Reddito annuo lordo: € 28.000

  • IRPEF (23%): € 460
  • Contributi INPS (9,19%): € 183,80
  • Tredicesima netta: € 1.356,20

Lo stesso dipendente riceve normalmente uno stipendio netto mensile di circa € 1.500, proprio perché sulla tredicesima mancano le detrazioni fiscali.

Bonus Natale 2024: novità temporanea

Nel 2024 era stato previsto un bonus aggiuntivo di 100 euro ai dipendenti con redditi più bassi ma si è trattato di una misura temporanea, che non è stata rinnovata per il 2025.

Caratteristiche del Bonus Natale 2024

Il bonus di € 100 netti era riservato a lavoratori che rispettavano questi requisiti:

  • Reddito da lavoro dipendente fino a € 28.000 annui
  • Almeno un figlio fiscalmente a carico
  • Se coniugati, coniuge non legalmente separato
  • Imposta lorda superiore alla detrazione spettante

L'erogazione avveniva su richiesta del lavoratore tramite autocertificazione e veniva corrisposta insieme alla tredicesima.

Casi particolari nella gestione della tredicesima

Cassa integrazione e tredicesima

Per i lavoratori che durante l'anno abbiano subito i trattamenti di Cassa integrazione guadagni, l'indennità corrisposta dall'Inps comprende anche la quota di retribuzione relativa alla mensilità aggiuntiva, esonerando l'azienda dal pagamento della tredicesima per tutte le ore di CIG dell'anno.

Meccanismo:

  1. L'INPS eroga una quota di tredicesima proporzionale alle ore di CIG
  2. Il datore di lavoro calcola la tredicesima sulle ore effettivamente lavorate
  3. Dal totale si detrae quanto già corrisposto dall'INPS

Lavoratori domestici

Per colf, badanti e baby sitter, il CCNL Lavoratori domestici prescrive che spetta una mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione globale di fatto (compresa l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio) da corrispondersi entro il mese di dicembre.

Contratti a termine

I lavoratori a tempo determinato hanno pieno diritto alla tredicesima proporzionale ai mesi lavorati. Non ci sono differenze sostanziali rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, se non nella durata del rapporto.

Errori comuni da evitare nel calcolo della tredicesima

1. Non considerare correttamente le frazioni di mese

La regola generale prevede che frazioni di mese superiori a 15 giorni siano considerate come mese intero. Verificare sempre le disposizioni specifiche del CCNL applicabile.

2. Includere voci retributive non previste

Lo straordinario e le indennità occasionali non rientrano nel calcolo della base imponibile della tredicesima.

3. Dimenticare le quote INPS per assenze indennizzate

Quando l'INPS ha già corrisposto quote di tredicesima (es. durante malattia, maternità), occorre detrarle dall'importo erogato al dipendente applicando i corretti coefficienti di lordizzazione.

4. Non aggiornare la retribuzione di riferimento

La tredicesima si calcola sulla retribuzione di dicembre (o del mese di cessazione). Eventuali aumenti, scatti di anzianità o variazioni retributive intervenute anche solo a novembre aumentano l'importo della tredicesima.

5. Gestione errata delle variazioni part-time

Quando un dipendente passa da full-time a part-time (o viceversa) durante l'anno, occorre calcolare separatamente i ratei per ogni periodo con diverso orario.

La gestione digitale della tredicesima con Skello

La corretta gestione delle paghe e della tredicesima richiede precisione, aggiornamento normativo e capacità di gestire numerosi casi particolari. Un software come Skello può semplificare significativamente questo processo.

Vantaggi della digitalizzazione

Calcolo automatico precisoIl sistema calcola automaticamente i ratei di tredicesima tenendo conto di:

  • Mesi effettivamente lavorati
  • Assenze e loro tipologia
  • Variazioni retributive
  • Modifiche di orario

Integrazione con la busta pagaTutti i dati relativi a presenze, assenze e retribuzioni confluiscono automaticamente nella busta paga elettronica, garantendo coerenza e tracciamento.

Conformità normativaIl software viene costantemente aggiornato con le novità legislative e contrattuali, riducendo il rischio di errori e sanzioni.

Reportistica avanzataPossibilità di monitorare in tempo reale l'accantonamento per la tredicesima e pianificare con precisione il flusso di cassa aziendale.

Pianificazione finanziaria della tredicesima

Per le aziende, la tredicesima rappresenta un importante impegno finanziario che deve essere pianificato con attenzione.

Accantonamento mensile

È buona prassi accantonare mensilmente 1/12 della retribuzione di ogni dipendente per costituire un fondo dedicato alla tredicesima. Questo approccio:

  • Evita impatti finanziari concentrati a dicembre
  • Fornisce una visione più realistica del costo del lavoro
  • Facilita la gestione della liquidità aziendale

Stima dell'impatto economico

Nel 2024 la tredicesima ammonta a 59,3 miliardi di euro lordi e 44,8 miliardi al netto delle imposte per l'intero mercato del lavoro italiano.

Per stimare l'impatto sulla propria azienda:

Costo tredicesima = Σ (Retribuzione lorda mensile × Mesi lavorati / 12) × 1,40

Il coefficiente 1,40 include i contributi a carico del datore di lavoro.

Conclusioni

La tredicesima mensilità è un istituto fondamentale del diritto del lavoro italiano che richiede particolare attenzione da parte di HR manager e responsabili amministrativi. Una gestione corretta implica:

✓ Conoscenza approfondita della normativa e dei CCNL applicabili✓ Precisione nel calcolo considerando tutte le variabili✓ Corretta gestione delle assenze e delle loro implicazioni✓ Attenzione agli aspetti fiscali e previdenziali✓ Pianificazione finanziaria accurata✓ Utilizzo di strumenti digitali per automatizzare e ridurre gli errori

La tredicesima 2025 seguirà le stesse regole degli anni precedenti, salvo eventuali novità normative che potrebbero intervenire. Tenere monitorati i canali ufficiali e i propri consulenti del lavoro è essenziale per rimanere sempre aggiornati.

Per semplificare la gestione delle risorse umane e garantire il rispetto di tutti gli obblighi normativi, scopri come Skello può supportare la tua azienda nella gestione completa di paghe, presenze e pianificazione del personale.

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